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THE COVID-19 PROJECT

Nell’aprile del 2020 su incarico della Rete Nazionale dei Musei di Storia Naturale e Archeologia realizza il progetto “Il rumore nel silenzio” per documentare i cambiamenti antropologici delle abitudini nelle persone durante la pandemia da Covid-19.

 

Il progetto “Il rumore nel silenzio” è un emozionante viaggio dentro l’anima di una società sconvolta in questo “annus horribilis”.  

Sono scatti che dalle piazze deserte entrano nelle case, nei negozi, nei ristoranti, nei bar, nei musei, nei teatri e nelle chiese, per incontrare le persone. Sono istantanee che fissano attraverso l’immagine sentimenti ed emozioni. Dietro ognuna c’è una storia personale o di comunità che non solo si percepisce ma si condivide.

Potente, profondamente reale e quasi tridimensionale lo stile di Macca sembra condurci infatti in una relazione intima e profonda con i luoghi e le persone, tanto che in quelle foto ognuno può trovare e riconoscere se stesso. Una bambina che guarda oltre il vetro di casa che la divide dalla sua vita prima della pandemia, diventa lo sguardo di ognuno di noi, uno sguardo smarrito e di ricerca di senso sul presente. 

Gli spazi vuoti sono la metafora del deserto delle relazioni al quale questa pandemia ci ha abituato; i vetri, il computer, il telo di plastica che divide una nonna dalla nipote raccontano vite isolate. Visitando questa mostra si vivono momenti di tensione che si alternano a momenti di rassegnazione e che culminano nella foto finale, scelta come immagine logo della mostra. È la foto di una mascherina, la prima protagonista di questa pandemia. Il colore azzurro sembra farsi beffe di un plumbeo cielo. La mascherina è a terra in una calle bagnata da una pioggia che sembra appena finita, rotta e abbandonata quasi a volerci dire che tutto è passato. Lo sguardo del fotografo, pur nella difficoltà del presente, intravede il futuro, il momento in cui tutto questo diventerà solo un ricordo.

La fotografia di Macca diventa così arte, ricerca antropologica e memoria per aiutarci a elaborare il presente e costruire un futuro in modo più consapevole.

EN In April 2020, on behalf of the National Network of Natural History and Archeology Museums, he carried out the project "The noise in silence" to document the anthropological changes in people's habits during the Covid-19 pandemic.

The “Noise in silence” project is an exciting journey into the soul of a society shocked in this “annus horribilis”.   They are shots that from deserted squares enter homes, shops, restaurants, bars, museums, theaters and churches, to meet people. They are snapshots that capture feelings and emotions through the image. Behind each one there is a personal or community story that is not only perceived but shared. Powerful, profoundly real and almost three-dimensional, Macca's style seems to lead us into an intimate and profound relationship with places and people, so much so that in those photos everyone can find and recognize themselves. A little girl who looks beyond the glass of the house that divides her from her life before the pandemic becomes the gaze of each of us, a lost gaze searching for meaning in the present.  The empty spaces are the metaphor of the desert of relationships to which this pandemic has accustomed us; the windows, the computer, the plastic sheet that divides a grandmother from her granddaughter tell of isolated lives. Visiting this exhibition you experience moments of tension that alternate with moments of resignation and which culminate in the final photo, chosen as the logo image of the exhibition. It is a photo of a mask, the first protagonist of this pandemic. The blue color seems to mock a leaden sky. The mask is on the ground in a street wet by a rain that seems to have just finished, broken and abandoned as if to tell us that everything is over. The photographer's gaze, despite the difficulty of the present, glimpses the future, the moment in which all this will become just a memory. Macca's photography thus becomes art, anthropological research and memory to help us process the present and build a future in a more conscious way.

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